Sarà inaugurata sabato 14 dicembre a Palmi l’opera “Domina” dell’artista Mattia Trotta, che impreziosirà la Villa comunale Mazzini, frutto di una nuova impresa targata Prometeus.

L’evento si terrà alle ore 15.30; la cerimonia di inaugurazione sarà preceduta da un programma di interventi presso la sala Canonica della Chiesa del S.S. Soccorso, alla presenza di autorità civili e militari, in particolare di una rappresentanza femminile di tutte le forze dell’ordine.

All’incontro interverranno: il Sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio, il Consigliere della Regione Calabria Giuseppe Mattiani, l’Assessore alla Cultura della Regione Calabria Caterina Capponi, il giornalista e critico d’arte Giuseppe Livoti, Anna Maria Marchione dirigente medico presso la Radioterapia del G.O.M. di Reggio Calabria, la poetessa Giovanna Morabito, la scrittrice Chiara Ortuso, il Presidente dell’Associazione Prometeus Saverio Petitto. L’evento sarà condotto da Eliana Ciappina. A cornice della cerimonia, l’intervento musicale della violinista Valentina Schipilliti.

L’opera sarà presentata dall’artista Mattia Trotta che, nella mattinata di sabato, incontrerà anche gli studenti, alle ore 10.00, presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “N. Pizi”, alla presenza della dirigente Maria Domenica Mallamaci.

Il poliedrico scultore di fama nazionale, celebrato dalla critica e dal pubblico per le sue meravigliose creazioni, che si esprime attraverso una personale e innovativa tecnica che prevede la lavorazione plastica del filo metallico, ha realizzato per la città di Palmi, su commissione dell’Associazione Prometeus, un pregiato busto dedicato alla donna, composto da fili di bronzo e ferro battuto.

L’opera esprime ed esalta l’essenza del femminile, l’intenzione di questo atto artistico è proprio di affermare la dignità e la potenza del Femminile.

«In Domina – spiega Mattia Trotta – appare un uovo, soggetto che spesso ho rappresentato nelle mie Ovoid Devoid, ma in questo caso ha un’altra valenza, infatti oltre a simboleggiare la vita e l’origine della creazione come l’Uovo Cosmico archetipo cosmogonico di molte antiche civiltà, presenta una superficie specchiante magica, nella quale il visitatore potrà ritrovarsi, e vedere il proprio lato femminile».  «Se ciò poi non accadesse non è che sia l’uovo a non funzionare ma l’occhio del visitatore – aggiunge in tono scherzoso l’artista che conclude: Celebrare, nel Sud Italia, la donna e il suo colorato universo è un onore che difficilmente dimenticherò».

L’artista Mattia Trotta (classe ’80, nato a Savona, itinerante tra la Valcamonica in provincia di Brescia e le prealpi vicentine) – di cui Palmi si fregerà di custodire un’opera – è stato definito dalla critica nazionale “un fabbro-tessitore” che con “grazia e potenza” dà forma alla “materia che vibra visibilmente sotto i nostri occhi”.

Alacre e accurato, come sempre, il lavoro dei soci Prometeus che sabato prossimo scriveranno un’altra bellissima pagina della storia di Palmi.