“Stam’in chjazza” a firma di Saverio Petitto e Felice Badolati
Un nuovo volume, edito dall’Associazione Prometeus, ha visto la luce in questi giorni, a chiusura di un anno sociale intenso.
“Stam’in chjazza. Soprannomi palmesi con il significato motivazionale” è il titolo del testo a cura di Saverio Petitto, presidente dell’associazione, e di Felice Badolati, indimenticabile personalità del panorama culturale calabrese.
Il puntuale e corposo lavoro era stato iniziato molti anni fa dall’avvocato Badolati, su incoraggiamento del presidente Prometeus, il quale ha sentito la forte esigenza di portare a compimento l’opera che racchiude l’elenco dettagliato dei soprannomi attribuiti ai palmesi e l’origine della cosiddetta ‘ngiuria.
Una ricerca minuziosa – che ha richiesto tantissimo tempo e pazienza – basata sulla consultazione di testi e libri dialettali, e prevalentemente sulle testimonianze delle persone più anziane di Palmi.
«Troverete nel libro dei soprannomi bizzarri, fantasiosi e a volte offensivi, ma che facevano parte di un romanticismo popolare – sottolinea Saverio Petitto – che non esiste quasi più, sostituito da un mondo computerizzato, rigido e privo di creatività».
L’origine di alcuni soprannomi si perde, infatti, nella notte dei tempi e, pertanto, la spiegazione rimane oscura o inspiegabile. Il nesso fra il soggetto e la ‘ngiuria dà l’idea del suggestivo linguaggio usato dai palmesi, che rivela la tendenza alla battuta come rimozione di una eredità di miseria, disgrazia, fame, e frutto dell’attenta osservazione degli eventi della natura e dell’ascolto delle voci dell’ambiente paesano.
Centinaia già le copie vendute del libro, che non potrà mancare nella biblioteca di tutti gli appassionati di storia locale.
Ancora una volta, l’Associazione – conosciuta e apprezzata ben oltre i confini regionali, per le grandi opere ed eventi e per le lodevoli iniziative di beneficenza -, si misura con un progetto editoriale inedito che arricchirà la produzione letteraria calabrese.
«Un “Amarcord” di profondità, ironia e nostalgia – conclude il Presidente Petitto – che rimarrà nel mio cuore di autentico parmisanu».