Negli anni Settanta rischiava l’estinzione in tutta Italia, ma proprio in Calabria ha trovato modo di sopravvivere e riprodursi. Perché il Lupo, Canis Lupus Italicus per la precisione, è una specie particolare, distinta dalle altre simili, che ha trovato qui il suo habitat perfetto.
Grazie alla poca densità abitativa, alla creazione di parchi protetti e alle leggi a sua tutela, negli ultimi decenni colonie di lupi hanno ripopolato in maniera naturale le vette del Pollino, della Sila e dell’Aspromonte, e sono risalite anche lungo tutta la penisola.
La Calabria impervia e disabitata è stata la sua tana. Il lupo “bandito” dagli uomini ha trovato rifugio in questa terra “bandita”, secondo Pasolini, dalla legge della civiltà e del progresso. In comune hanno la cattiva fama di ferocia, brutalità e solitaria insocievolezza. Il lupo, come la terra che lo ospita, è “mal detto e maledetto” e, nelle favole e nelle storie popolari, addirittura reclama l’uomo a sé per trasformarlo in licantropo, creatura bestiale che si abbandona senza freni al suo istinto omicida.
Ma, al di là dei racconti, oggi sappiamo che il lupo, lasciato vivere liberamente nel suo territorio di caccia, ben poche volte assalta il bestiame allevato, le pecorelle smarrite e… le bambine vestite di rosso.
Disdegna volentieri l’uomo, ma non i suoi simili. Può vivere solitario, ma solitamente è in branco. Si prende cura dei cuccioli fino all’età adulta e può essere fedele alla compagna. E istintivo sì, tenace, intuitivo, forte e libero.
Il mistero del lupo è insondabile, e molte culture gli hanno attribuito ruoli e significati fondamentali. Fecondo e distruttivo, guerriero e abile stratega, attraversa la foresta ed è uno spirito guida che chiede essenzialmente introspezione e verità.
Quindi se incontri un lupo, stai attento. Forse non ti mangerà, ma ti guarderà negli occhi e ti porrà una sola domanda:
“Sei fedele a te stesso?”.
Il lupo ti ha scelto, Calabria, e ti guarda!
«I lupi possono parlare. E, cosa più importante, noi possiamo capirli. Quello che i lupi non sanno fare è mentire. E per questo che non c’è posto per loro in una società civilizzata».
Mark Rowlands, Il lupo e il filosofo