Proseguono gli appuntamenti della XXIX Stagione Teatrale della Locride a cura del CTM
La XXIX Stagione Teatrale della Locride 2019-2020 messa a punto dal Centro Teatrale Meridionale, diretto da Domenico Pantano, prosegue nel percorso di riscoperta dei capolavori del teatro classico.
In scena, questa volta, venatura ironica e straripante comicità plautina con “Trinummus, la commedia delle tre monete” che racconta la storia di un giovane scialacquatore, che viene salvato, tramite un benevolo raggiro, da un vecchio amico del padre e dall’immancabile servo parassita che ammette di rubare i soldi al padrone e di voler mangiare e divertirsi alle spalle altrui.
La spassosa commedia di Plauto, con l’adattamento e la regia di Domenico Pantano, andrà in scena al Teatro al Castello di Roccella Ionica, martedì 27 agosto alle ore 21.30, e mercoledì 28 agosto, sempre alle ore 21.30, al Teatro Città di Locri.
Un’opera con un cast straordinario, composto da talentuosi attori, tra i migliori protagonisti del panorama italiano teatrale: Mario Focardi, Orazio Alba, Veronica Baleani, Maria Lauria, Paolo Ricchi, Krzysztof Burzacky Bogucky, Marco Prosperini e lo stesso Domenico Pantano; le scene sono di Gianluca Modio, i costumi di Ilenia Gurnari, le coreografie di Barbara Cacciato.
Nel Trinummus (forse, la più morale nello scarsamente morale teatro plautino) si ritrae una scena di vita “borghese”, in una non identificata città di mare, dove contrastano la virtù e la laboriosità degli anziani e la dissipatezza di alcuni giovani, con il contorno di amici, di pettegolezzi e vicende varie che si risolvono comunque in un lieto fine in cui la virtù è premiata e l’errore perdonato.
Carmide, un padre guerriero-girovago, alla continua ricerca di fortuna, lascia i due figli in affidamento a un amico, Callicle, per affrontare l’ennesimo viaggio. Allo stesso amico confida che dentro la casa dove abitano i figli è nascosto un tesoro, imponendogli di non rivelare mai a nessuno il segreto. L’amico non vedendolo più tornare, e assistendo al libero sfogo di uno dei figli, Lesbonico, che reclama continuamente monete per il proprio vizio dissipando il patrimonio e mettendo in vendita la casa, temendo di perdere il tesoro, compra le proprietà del padre per poche mine. L’intenzione di Callicle non è quella di approfittare del giovane Lesbonico in stato di bisogno, ma quella di salvare la casa e il tesoro restituendoli all’amico Carmide nel momento in cui sarebbe tornato.
L’equivoco, l’inganno, la complicità tra i singoli personaggi, determina un mondo piccolo, fatto di manie, pettegolezzi, travestimenti, desideri vietati, e fanno delle Tre Monete, già commedia comica latina, un’opera di grande attualità, in cui l’assenza di potere genera chiacchiere.
La rassegna estiva della Stagione Teatrale della Locride proseguirà al tempio di Marasà di Locri, sabato 31 agosto, con lo spettacolo “Alla luna”, con Vanessa Gravina, Giorgio Lupano e Manuel Manfrè, a cura di Walter Manfrè, prodotto da International Theatre Center.